Dita a martello cause e rimedi

Dita a martello: cause e rimedi

Cosa vuol dire dita a martello?  

Le dita a martello è un’alterazione che può interessare una o più dita dei piedi. Generalmente prende di mira il 2°, il 3° e il 4° dito e consiste in un inarcamento dell’articolazione intermedia verso l’alto, facendogli assumere la forma “ad artiglio”.

Tra le cause di questa patologia si colloca anche l’errata postura perché, causando disturbi alla colonna, è in grado di mutare l’anatomia delle articolazioni dei piedi e, di conseguenza, delle dita.

 

Prevenzione delle dita a martello

Per prevenire questo disturbo sono consigliati alcuni accorgimenti nel quotidiano, ad esempio eseguire degli esercizi di rinforzo per i muscoli dell’avampiede e delle dita e prestare attenzione al tipo di calzatura che si indossa.

Qualora fosse necessario modificare la tipologia di scarpe da indossare, è utile orientarsi su calzature morbide e dotate di plantare anatomico. Da non sottovalutare la punta, che sia larga in modo che le dita abbiano spazio per potersi muovere comodamente ma soprattutto che siano del giusto numero. Attenzione ai tacchi: meglio prediligere un rialzo al massimo di 5 cm.

 

Quali sono le cause?

Le dita a martello sono spesso causa di:

  • Irregolarità posturali del piede.
  • Retrazioni tendinee.
  • Artrite reumatoide.
  • Patologie neurologiche.
  • Una predisposizione genetica che crea un disallineamento delle superfici articolari.
  • Calzature inadatte indossate per tanti anni (punte strette, tacchi eccessivamente alti, numeri più piccoli).
  • I muscoli dell’avampiede che si indeboliscono.

Ad essere più predisposto a sformarsi è il secondo dito del piede, poiché proviene da un osso metatarsale lungo e dalla pressione esercitata da un alluce valgo. Spesso a sviluppare deformità sono dita insolitamente lunghe.

Essendo una parte del dito più sopraelevata della norma, c’è il rischio che si crei un maggiore attrito il quale può provocare duroni o ulcere sulla punta. Nel quinto dito, invece, non è insolito che si sviluppino calli piuttosto dolorosi.

Alle precedenti cause, si deve tener conto anche dei seguenti fattori di rischio che possono provocare le dita a martello:

  • L’età poiché sono più frequenti in età avanzata.
  • Predisposizione genetica.
  • Chi è soggetto a calli e duroni.
  • Colpisce maggiormente le donne.

 

Curare le dita martello: come?

Allo stadio iniziale se è possibile ridurre la problematica manualmente, si ricorrerà ad un percorso conservativo.

Con l’aiuto di piccoli tutori si può aiutare a correggere la posizione del dito mitigando lo sfregamento con la scarpa. Per proteggere le dita colpite mentre all’interno della calzatura (che ricordiamo deve essere comoda per lasciare spazio alle dita), si possono utilizzare degli appositi cuscinetti. Attenzione, ulcere o eventuali irritazioni cutanee dovranno essere curate.

Nel caso invece, in cui l’ortesi non sia sufficiente, poiché la rigidità articolare sia troppo avanzata, si dovrà tenere in considerazione la strada della chirurgia. Questa opzione va tenuta presente anche nei casi in cui i trattamenti siano inutili per curare disabilità e dolore.

 

A chi rivolgersi per trattare questo problema?

Le dita a martello non necessitano di esami strumentali poiché la diagnosi si effettua durante una semplice visita. Per indagare sull’eventuale causa o per scoprire eventuali patologie posturali che possono essere associate a questa condizione, sarebbe utile sottoporsi ad una radiografia.

Si procede con una visita ortopedica per capire meglio la situazione e la causa del dolore, se il medico lo riterrà opportuno, consiglierà esami più approfonditi da fare. In caso contrario è bene presentarsi con tutta la documentazione recente relativa alla problematica.

Sarà quindi il medico a suggerire il piano terapeutico più adatto per il paziente.

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