L’osteopata e il mal di schiena
Spesso mi sento chiedere che cosa relazione ci possa essere tra l’osteopata e il mal di schiena. Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza.
Il mal di schiena è sicuramente la patologia ortopedica più diffusa tra la popolazione. Quasi tutti nell’arco della vita sperimentiamo almeno un episodio di lombalgia.
Parlando a dati numerici, per farvi capire, possiamo dire che circa il 90% delle persone ne abbiano sofferto almeno una volta. I soggetti che ne soffrono maggiormente hanno un’età compresa tra i 40 e i 50 anni.
Le cause del mal di schiena
Esistono diverse cause che possono portare un soggetto a soffrire di mal di schiena.
Possiamo dividerle in:
- Cause traumatiche:
- cadute,
- incidenti,
- sforzi eccessivi
- Cause degenerative:
- sovraccarichi prolungati,
- posture scorrette mantenute,
- eccessiva attività fisica,
- eccessiva sedentarietà;
- Altre cause:
- malformazioni congenite,
- patologie ossee o discali,
- patologie neurologiche.
I sintomi del mal di schiena possono presentarsi in maniera molto varia e includono dolore:
- alla fascia lombare,
- peggiora a fine giornata o al mattino,
- mentre ci si gira nel letto,
- durante la deambulazione,
- quando si sta seduti,
- durante l’attività sportiva…
Possono essere acuti (durata di qualche settimana o qualche mese) oppure cronici (durata di più di 6 mesi).
La grande varietà di sintomi e cause che possono caratterizzare il mal di schiena fanno si che ogni caso sia a sé stante e che debba essere valutato in modo individuale.
Come agisce l’osteopata
Il percorso osteopatico si divide in fasi così suddivise:
Facciamo un esempio: il nostro paziente va dall’osteopata e il mal di schiena è il suo problema.
- Anamnesi: il paziente si reca in studio ed inizia a riferire all’osteopata i suoi sintomi, il professionista attraverso domande mirate cerca di carpire la storia clinica del paziente, i dettagli e gli eventi che possano influenzare il suo problema;
- Valutazione: l’osteopata somministra al paziente specifici test passivi e/o attivi allo scopo di studiare la natura del sintomo, la zona di possibile disfunzione e la causa di esso. Viene indagata inoltre la biomeccanica non solo, in questo caso, della schiena ma di tutta la postura per capire quanto essa possa influenzare il problema o esserne influenzata;
- Trattamento valutativo: l’osteopata va a trattare il paziente applicando delle tecniche manuali allo scopo di verificare se l’ipotesi formulata durante la valutazione sia corretta o meno;
- Decisione del percorso di trattamento: dopo aver verificato la correttezza della sua ipotesi diagnostica, l’osteopata provvederà a stilare il percorso di trattamento più adatto.
Di solito il trattamento osteopatico si contraddistingue dai trattamenti fisioterapici poiché è puramente manuale.
Le tecniche che l’osteopata ha a disposizione comprendono tecniche:
- fasciali,
- articolatorie,
- manipolazioni articolari,
- mobilizzazioni viscerali,
- trattamento delle tensioni craniali.
Il percorso ed il tipo di trattamento saranno studiati accuratamente e personalizzati su ogni specifico caso e paziente che si sottoporrà al trattamento e alla valutazione osteopatica.