Spondilolisi e spondilolistesi cosa sono

Spondilolisi e spondilolistesi: cosa sono?

 

Spondilolisi e spondilolistesi

La salute della colonna vertebrale è fondamentale per il benessere complessivo del nostro corpo. Tuttavia, a causa di fattori genetici, lesioni o usura, possono verificarsi problemi che colpiscono questa importante struttura. Due condizioni che spesso vengono confuse ma che hanno caratteristiche distinte sono la spondilolisi e la spondilolistesi.

In questo articolo, scopriremo di che cosa si tratta e quali sono le differenze tra queste due comuni patologie spinali.

 

Spondilolisi: definizione e cause

La spondilolisi è una condizione che coinvolge una rottura o una frattura di una piccola porzione dell’osso vertebrale, conosciuta come pars interarticularis. Questa zona si trova tra due articolazioni, ed è come un piccolo ponte di osso che collega le due parti della vertebra.

La spondilolisi di solito colpisce le vertebre lombari, in particolare nella quinta vertebra lombare (L5), ed è spesso causata da uno stress ripetuto sulla colonna vertebrale, come nel caso degli atleti o sportivi, che partecipano a sport ad alta intensità, che coinvolgono movimenti ripetitivi della schiena, come il sollevamento pesi o la ginnastica. Anche persone che svolgono lavori che richiedono movimenti ripetitivi.

Ma non solo, altre cause potrebbero essere dovute a:

  • Fattori genetici: studi hanno dimostrato che la spondilolisi può essere ereditata dai genitori. Se uno o entrambi i genitori hanno avuto questa condizione, il rischio di svilupparla aumenta.
  • Traumi: lesioni alla schiena o incidenti che coinvolgono la zona lombare.
  • Stili di vita sedentari: uno stile di vita sedentario può indebolire i muscoli della schiena e aumentare il carico sulla colonna vertebrale.

 

Spondilolistesi: definizione e cause

La spondilolistesi, d’altra parte, è una condizione in cui una vertebra scivola in avanti rispetto a quella sottostante. Questo movimento può essere il risultato diretto della spondilolisi, poiché la rottura della pars interarticularis può indebolire l’articolazione e permettere alla vertebra di spostarsi fuori posizione.

La spondilolistesi viene classificata in diversi gradi a seconda dell’entità dello scivolamento. I gradi sono misurati in base alla percentuale di scivolamento rispetto alla dimensione della vertebra sottostante.

Anche in questo caso, le cause precise della spondilolistesi possono variare, ma tra i fattori scatenanti possiamo includere:

  • Spondilolisi preesistente: la spondilolistesi spesso deriva dalla spondilolisi. Le fratture nelle vertebre possono indebolire la struttura e causare lo scivolamento di una vertebra sulla successiva.
  • Invecchiamento: con l’avanzare dell’età, i legamenti e i tessuti che sostengono la colonna vertebrale possono indebolirsi, aumentando così il rischio.
  • Condizioni congenite: alcune persone possono essere nate con anomalie spinali che predispongono alla spondilolistesi.
  • Traumi: lesioni alla schiena possono causare lo spostamento delle vertebre e contribuire allo sviluppo di questa condizione.

 

Differenze 

Le differenze principali tra la spondilolisi e la spondilolistesi sono le seguenti:

Posizione della lesione: la spondilolisi è caratterizzata da una frattura o rottura nella pars interarticularis, mentre la spondilolistesi è caratterizzata dallo scivolamento di una vertebra rispetto a un’altra.

Tipologia di condizione: la spondilolisi è una condizione di base che può portare alla spondilolistesi. In altre parole, la spondilolisi è spesso una condizione precedente alla spondilolistesi.

Manifestazioni cliniche: entrambe le condizioni possono causare dolore lombare, ma la spondilolistesi può anche comportare una compressione nervosa, che porta a sintomi come dolore radiante lungo gli arti inferiori e formicolio.

Gradi della spondilolistesi: poiché la spondilolistesi è valutata in base al grado di scivolamento, è possibile classificarla come spondilolistesi di primo grado (il più lieve) fino a quarto grado (il più grave).

 

Sintomi comuni

Uno dei sintomi più comuni è il dolore lombare persistente e cronico. Il disagio può variare da lieve a grave e può essere localizzato o diffuso nella zona bassa della schiena.

Altri sintomi possono includere:

  • Dolore alla gamba: può irradiarsi dalle natiche fino alle gambe, poiché il nervo sciatico può essere coinvolto a causa del movimento anormale delle vertebre.
  • Rigidità: i muscoli intorno alla zona colpita possono diventare rigidi e tesi, causando un ulteriore aumento del disagio.
  • Debolezza: la spondilolistesi può influire sulla capacità dei muscoli della schiena e delle gambe di svolgere le loro funzioni normali, causando una sensazione di debolezza.
  • Limitazione dei movimenti: le persone affette possono notare una diminuzione della flessibilità e della gamma di movimento della colonna vertebrale.
  • Sensazione di intorpidimento o formicolio: questi sintomi possono verificarsi a causa della pressione sui nervi spinali.
  • Cambiamenti posturali: a seconda della gravità della condizione, la postura del paziente potrebbe essere influenzata, con una tendenza ad assumere una posizione curva o antalgica.

 

Diagnosi e trattamento

La diagnosi di spondilolisi e spondilolistesi coinvolge un’analisi approfondita della storia medica del paziente, un esame fisico e spesso esami di imaging, come radiografie, TAC o risonanza magnetica.

In casi più gravi, può essere necessario intervenire chirurgicamente per stabilizzare la colonna vertebrale e alleviare la compressione nervosa.

Per quanto riguarda il trattamento, le opzioni variano in base alla gravità della condizione e ai sintomi del paziente. I trattamenti di terapia manuale, come la mobilizzazione e la manipolazione spinale, possono aiutare a ridurre la compressione e alleviare il dolore.

La fisioterapia mira a rafforzare i muscoli che circondano la colonna vertebrale, in particolare i muscoli addominali e paravertebrali. Muscoli forti sostengono la colonna vertebrale e aiutano a prevenire il movimento eccessivo delle vertebre.

L’aumento della flessibilità in specifici gruppi muscolari, come i muscoli ischiocrurali e quelli dei fianchi, può aiutare a ridurre la tensione sulla colonna vertebrale e migliorare la mobilità. Inoltre, il fisioterapista lavorerà con il paziente per migliorare la consapevolezza della postura e correggere eventuali disallineamenti. Una buona postura è essenziale per mantenere una colonna vertebrale sana.

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