Dolore ai piedi: c’è da preoccuparsi?
Il dolore ad un piede o ad entrambi è spesso causa di disagio e disabilità, aumentando il rischio di cadute. Tuttavia, la maggior parte dei disturbi che interessano i piedi non richiede trattamenti complessi. Dopo la diagnosi clinica, tali condizioni possono essere gestite con farmaci da banco e/o con l’ausilio di terapie mirate.
Esistono diverse patologie che portano ad avere i nervi dei piedi infiammati, ognuna con cause e sintomi diversi. È indispensabile conoscerne l’origine per poter procedere con le dovute cure in modo da trattare e risolvere il problema.
Vediamo di seguito, quindi, come sfiammare i nervi dei piedi.
Rimedi e consigli.
Le infiammazioni comuni possono essere alleviate mantenendo il piede a riposo per alcuni giorni e applicando del ghiaccio per ridurre il gonfiore. L’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può aiutare ad alleviare il dolore e l’infiammazione.
Tuttavia, la terapia con FANS da automedicazione dovrebbe durare solo 4-5 giorni, dopodiché è consigliabile consultare un medico se il dolore persiste. In caso di episodi dolorosi frequenti, è importante consultare uno specialista per evitare l’insorgenza di tendinite.
Si possono utilizzare comuni formulazioni da banco acquistabili in farmacia senza prescrizione medica. È fondamentale consultare un medico quando il dolore è molto intenso e non viene alleviato dai farmaci antinfiammatori.
Per supportare l’arco plantare, si possono utilizzare plantari sagomati, utili a tutte le età. Il trattamento classico per infiammazioni al piede senza complicazioni include il riposo dall’attività fisica dolorosa, l’applicazione di ghiaccio e l’elevazione dell’arto inferiore. L’uso del ghiaccio è raccomandato 4-5 volte al giorno per 15-20 minuti e ha un forte potere antinfiammatorio.
Come sfiammare i nervi dei piedi per chi pratica sport.
Alcuni consigli soprattutto per coloro che svolgono regolarmente attività sportiva che coinvolge il piede, ma beneficio per tutti, possono essere:
- Optare per scarpe confortevoli che si adattino perfettamente al piede e sostituirle regolarmente.
- Variare il tipo di attività fisica svolta, programmando sessioni di allenamento che non mettano sotto stress il piede.
- Praticare un riscaldamento prima di ogni allenamento o gara e completarlo con esercizi di stretching per il piede e la caviglia.
- Prima di iniziare a praticare uno sport, come la corsa, rivolgersi ad un istruttore esperto per apprendere la tecnica corretta e l’uso appropriato dell’attrezzatura.
- Scegliere e adattare l’attrezzatura sportiva alle proprie caratteristiche fisiche.
La fisioterapia può aiutare?
Per favorire la guarigione da una tendinite o prevenire recidive, è consigliabile sottoporsi a un ciclo di fisioterapia che ha come obiettivo il rafforzamento dei muscoli di sostegno del piede, della caviglia e del tendine, nonché l’apprendimento di una tecnica di camminata e di appoggio più ergonomiche.
Questo tipo di trattamento è particolarmente indicato per gli anziani, i quali presentano una muscolatura di sostegno indebolita, tendini e legamenti meno elastici e tessuti articolari compromessi. Inoltre, svolgere esercizi mirati renderà la deambulazione più sicura e ridurrà il rischio di cadute, che possono avere conseguenze estremamente negative, soprattutto in età avanzata.
La fisioterapia prevede una serie di trattamenti, tra cui esercizi specifici di stretching, mobilità e rinforzo dei muscoli coinvolti nei movimenti del piede e della caviglia. Inoltre, può prevedere l’utilizzo di terapie strumentali come tecarterapia o onde d’urto.
Diversi studi hanno dimostrato l’importanza terapeutica di questi esercizi nel miglioramento della salute muscolare, aumentando la mobilità articolare e riducendo il rischio di recidive.