Quando non sottovalutare la cervicale
Il dolore cervicale, sebbene sia un disturbo frequente, è un’infiammazione che non deve essere sottovalutata.
L’assenza di cure o la negligenza nei confronti dei sintomi legati a questa patologia potrebbe comportare rischi e conseguenze spiacevoli. È importante prestare attenzione ai segnali del nostro corpo e agire tempestivamente per evitare possibili complicazioni.
Ci sono tre campanelli d’allarme, se si accusano dolori al collo, che indicano il bisogno di consultare un professionista:
- Forte mal di testa improvviso, che si manifesta per parecchie ore.
- Il dolore al collo è presente da più di un mese.
- La sofferenza cervicale resta sempre costante senza migliorare o, nel peggiore dei casi, si aggrava.
Quindi, quando preoccuparsi per la cervicale?
L’infiammazione cervicale
L’infiammazione cervicale è strettamente correlata ad importanti aree anatomiche come:
- la parte dorsale della colonna vertebrale
- l’articolazione temporo-mandibolare
- il sistema nervoso centrale
- le spalle
Nel collo si trovano anche nervi e strutture vascolari che possono causare sintomi neurologici.
Pertanto, per comprendere la causa dei sintomi, è essenziale identificare le strutture coinvolte.
La nausea è un sintomo comune associato all’infiammazione cervicale, anche se le ragioni precise del suo verificarsi non sono sempre chiare.
Quando preoccuparsi per la cervicale?
Rigidità del collo e movimenti limitati
Sono conseguenze comuni dello stato di tensione muscolare. Nel tempo, tuttavia, la rigidità può trasformarsi in un vero e proprio irrigidimento delle vertebre, rendendo i movimenti del collo dolorosi e limitati.
Mal di testa al mattino
Svegliarsi con mal di testa, rigidità cervicale e scricchiolii è un problema comune associato alla cervicale. Questi problemi mattutini non sono dovuti al cuscino, ma sono causati da un vero e proprio blocco delle strutture cervicali.
La pesantezza della testa può essere un sintomo preoccupante se si presenta a livello dei muscoli cervicali.
I muscoli cervicali sostengono infatti il peso della testa e se sono rigidi, si stancano più facilmente. Prestare attenzione a questo sintomo è importante per evitare possibili complicazioni.
Alterazioni della cognizione e instabilità posturale
Anatomicamente parlando, i problemi cervicali non influenzano direttamente il flusso sanguigno verso il cervello, il quale necessita di una costante quantità di sangue.
Tuttavia, esistono test clinici e strumentali specifici in grado di identificare se eventuali problemi alle strutture venose o arteriose del collo e della cervicale siano responsabili dei sintomi del paziente.
Un’alterazione delle strutture cervicali, come vasi, nervi e muscoli, può provocare sintomi quali vertigini e instabilità posturale, che possono anche confondersi con problemi neurologici e otorinolaringoiatrici, come ad esempio la labirintite.
Disturbi visivi
Disturbi alla vista, associati a vertigini o instabilità posturale, o una vista offuscata e poco nitida, possono essere originati dalle strutture cervicali.
È importante effettuare una diagnosi differenziale al fine di identificare il percorso terapeutico più adeguato.
In alcuni casi, infatti, una ridotta capacità visiva può influenzare le strutture cervicali, che cercheranno di compensare il disturbo visivo senza riuscirci, creando alterazioni posturali e della qualità del movimento che, se non diagnosticati tempestivamente, possono causare dolori cervicali o alle zone anatomiche correlate, come le spalle o la testa.