Rottura del menisco è sempre da operare

Rottura del menisco: è sempre da operare?

Cosa succede in sala operatoria con la rottura del menisco?

Cosa succede con la rottura del menisco in sala operatoria?
Se è da operare il menisco allora ci affideremo alle mani dell’ortopedico.
Ma cosa succede veramente?

Vedremo insieme l’intervento chirurgico del menisco dopo la sua rottura.
Quando è da operare e la riabilitazione necessaria successiva.

Cosa succede?

La chirurgia del menisco comprende oggi quasi sempre un intervento artroscopico che si svolge in un giorno.
Prima dell’operazione è necessario eseguire gli esami pre – operatori e una visita con l’anestesista.
In genere in una giornata di day hospital si conclude tutto.
L’intervento dura in media 15-20 minuti.

Rottura del menisco è sempre da operare?

Il menisco è una parte molto importate del ginocchio che ne impedisce l’invecchiamento causando artrosi.
La rottura del menisco può causare la frattura di piccoli frammenti. Quindi si deve intervenire chirurgicamente.
Altrimenti l’operazione serve a risistemare la lesione del menisco.
Da evidenziare che nei soggetti con età inferiore ai 35 anni l’intervento funziona meglio.
L’operazione chirurgica in realtà non è la soluzione. Al contrario principalmente si cerca di intervenire attraverso la fisioterapia, il rinforzo muscolare e le infiltrazioni.
Solo dopo una visita dallo specialista che ne accerta la possibilità o meno di operare, si può prevedere un programma fisioterapico.

A prescindere di aver fatto o meno l’intervento è bene effettuare della riabilitazione fisioterapica per il recupero del ginocchio.
Nello sportivo si andrà a lavorare sulla ripresa più veloce per l’attività sportiva.
Mentre per gli altri pazienti si andrà ad effettuare della fisioterapia mirata a riprendere la funzionalità normale della vita quotidiana.

In cosa consiste la riabilitazione del menisco?

Dopo l’intervento per la rottura del menisco vi è una riduzione quasi immediata del tono e del trofismo muscolare.
Può portare anche gonfiore e dolore.
Con un percorso fisioterapico si andrà a migliorare questi tre ambiti:

  • Esercizi mirati per riprendere il tono muscolare.
  • Massaggi, terapie fisiche e taping per togliere il gonfiore.
  • Terapie fisiche e manipolazioni dolci per alleviare il dolore.

Per il paziente sportivo invece:

  • Ripresa del gesto atletico.
  • Esercizi propriocettivi: la propriocezione è un meccanismo. Consente la comunicazione tra la periferia del nostro corpo ed il cervello. Il fine è quello di ottimizzare i movimenti ed il controllo delle sensazioni.

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