Qual è la differenza tra Pilates e posturale?
Ci sono molte persone che non hanno mai compreso appieno che attività sportiva sia il Pilates e cosa tratti. Stessa cosa vale per la ginnastica posturale, che è considerata come una forma di esercizio adatto solo a donne anziane o, come una pratica che si concentra solo sulla postura.
Con questo articolo, quindi, cerchiamo di far chiarezza e capire meglio qual è la differenza tra Pilates e posturale, sfatando alcuni pregiudizi comuni ad essi associati.
Il Pilates: cos’è?
Il Pilates nasce da Joseph Hubertus Pilates, il quale voleva rendere le persone più consapevoli del proprio corpo e della propria mente. Pilates è riuscito ad unire i migliori aspetti delle discipline fisiche occidentali con quelli delle tecniche orientali, mantenendo un forte orientamento scientifico convenzionale.
Il Pilates è un metodo fitness di tipo rieducativo e preventivo (può diventare anche riabilitativo), che si concentra sul controllo della postura attraverso la “regolazione del baricentro”. Lo scopo è di ottenere maggiore armonia e fluidità nei movimenti, seguendo dei principi fondati su una precisa base filosofica e teorica.
È importante sapere che il Pilates può essere utile nel campo medico-terapeutico ma viene tendenzialmente sopravvalutato in questo ambito. Al contrario, risulta particolarmente efficace nel rendere tonici ed energici, soggetti sani e sedentari.
Come funziona il Pilates?
Il Pilates si concentra sull’allenamento dei muscoli profondi e sfrutta la respirazione toracica per sostenere il corpo durante l’esercizio fisico. L’allenamento è dinamico e tonificante, con l’obiettivo di modellare il corpo e rafforzare vari gruppi muscolari.
Durante gli esercizi si presta molta attenzione al modo in cui si controlla il corpo e si eseguono i movimenti, oltre a coordinare la respirazione in modo da sostenere e migliorare le prestazioni. Il rilassamento è anche un aspetto importante, poiché contribuisce a ridurre la tensione muscolare e a favorire un allenamento più efficace.
Il Pilates aiuta ad accrescere la forza muscolare, sviluppare elasticità e flessibilità, migliorare l’equilibrio e la postura. Inoltre, si concentra su diversi gruppi muscolari, compresi i muscoli pelvici, addominali, dorsali, spalle, arti inferiori e superiori e pettorali.
Significato di ginnastica posturale
La ginnastica posturale non spicca di certo per il nome invitante, tuttavia riveste un ruolo di grande importanza per il benessere psicofisico del nostro organismo.
La parola ginnastica si riferisce ad una serie di esercizi finalizzati ad un determinato scopo, che sia l’allenamento sportivo, l’agonismo o semplicemente il benessere psicofisico personale.
Il termine posturale deriva da “postura”, che indica la posizione assunta dal nostro corpo nel corso della vita, durante la giornata e nelle diverse attività. Naturalmente, quando parliamo di postura, ci riferiamo alla colonna vertebrale e al modo in cui le altre parti del corpo si relazionano ad essa.
La ginnastica posturale quindi, aiuta quindi a trovare la corretta posizione per la colonna vertebrale, contribuendo a prevenire fastidiosi dolori legati al mal di schiena.
In sostanza, si tratta di una serie di esercizi mirati a migliorare la postura e ad allineare correttamente il corpo, riducendo così il rischio di problemi spinali e di dolore associato. Questa disciplina è utile non solo per mantenere una buona salute fisica, ma anche per favorire il benessere mentale, poiché una postura corretta può influire positivamente sulle emozioni e sulla percezione di sé.
Ginnastica posturale: come funziona?
La ginnastica posturale è un insieme di esercizi mirati a ripristinare l’equilibrio muscolare e al miglioramento della postura.
Ogni movimento che compiamo durante la giornata dovrebbe essere studiato, poiché può influire sulla postura. Stare in piedi, seduti a leggere o lavorare alla scrivania, sollevare pesi, portare borse o zaini, persino dormire: tutte queste posizioni richiedono attenzione.
È ormai ampiamente accettato che i dolori muscolari e scheletrici del nostro corpo, come problemi cervicali, lombalgie, sciatalgie, sono in gran parte correlati a patologie posturali della colonna vertebrale. La ginnastica posturale si concentra sulle posizioni che assumiamo quotidianamente per aiutarci a capire come assumerle correttamente.
Chi non si è mai trovato in una situazione in cui il proprio aspetto fisico crea imbarazzo, non ci fa sentire a nostro agio e quindi non ci permette di esprimerci liberamente come vorremmo? Spesso il senso di imbarazzo e inadeguatezza deriva dalla mancata accettazione delle nostre caratteristiche fisiche. La ginnastica posturale è un tipo di esercizio che interviene su specifiche zone per risolvere dolori e disagi, ma è anche fondamentale per prevenire i problemi legati alla postura.
Svolgere gli esercizi significa prendere consapevolezza del nostro corpo, dei muscoli coinvolti e delle posizioni corrette da assumere.
Qual è la differenza tra Pilates e posturale?
La ginnastica posturale si concentra principalmente sui muscoli superficiali della schiena e utilizza la respirazione addominale per rilassare e allungare i muscoli. Nel Pilates, invece, la respirazione postero-laterale è fondamentale per sostenere il corpo durante l’allenamento.
La ginnastica posturale è consigliata alle persone con problematiche articolari o strutturali, specialmente in fase acuta. Questo metodo aiuta a sviluppare la consapevolezza del corpo e il rinforzo muscolare avviene gradualmente e in modo personalizzato.
Il Pilates, invece, può essere considerato come il passo successivo alla ginnastica posturale. È particolarmente indicato per chi desidera rinforzare i muscoli del tronco e della schiena. Tuttavia, è importante notare che il Pilates è spesso associato al mondo del fitness e potrebbe non essere adatto a chi ha problemi muscolo-scheletrici in fase acuta, poichè richiede un livello di sforzo muscolare maggiore.