Nervi del piede e dolori.
Esistono vari disturbi nervosi che possono provocare infiammazione ai nervi del piede ad esempio:
- Neuroma di Morton
- Sindrome del tunnel tarsale
- Fascite plantare
Va sottolineato che i nervi raramente rappresentano la principale causa di dolore al piede. Questa è una buona notizia poiché il dolore nervoso può essere molto intenso e difficile da gestire.
Le cause del dolore al piede possono essere molteplici, tra cui la compressione diretta di un nervo o patologie che provocano danni ai nervi. Quando i nervi sono compressi o danneggiati, si possono avvertire sensazioni di dolore lancinante o di bruciore.
Entriamo nello specifico.
Neuroma di Morton
Il neuroma di Morton è una condizione che si verifica quando un nervo del piede viene compresso o irritato, causando sintomi dolorosi. Questa patologia è più comune tra le donne, spesso a causa dell’utilizzo di calzature troppo strette o con tacchi alti.
I sintomi principali includono bruciore e formicolio tra il terzo e il quarto dito del piede, con possibile irradiazione del dolore alle altre dita. Questi sintomi tendono a peggiorare durante il passo, soprattutto quando si cammina sulla punta dei piedi. Possono essere accompagnati da una sensazione spiacevole di pressione sotto le dita, come se si avesse un calzino arrotolato o un sassolino nella scarpa.
La fisioterapia e l’osteopatia possono aiutare a ridurre la tensione che comprime le terminazioni nervose e alleviare il dolore causato dalle aderenze del tessuto connettivo. La diagnosi e il trattamento del neuroma di Morton richiedono una valutazione medica accurata. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per liberare il nervo compresso. In questo caso, la riabilitazione post-operatoria è essenziale per ridurre la rigidità e il dolore e prevenire la formazione di aderenze tra i muscoli e il tessuto connettivo del piede.
Sindrome del tunnel tarsale
La sindrome del tunnel tarsale è un comune tipo di intrappolamento nervoso che si verifica quando il nervo tibiale posteriore viene compresso all’interno del canale stretto della caviglia noto come tunnel tarsale. Il tunnel tarsale è delimitato dal malleolo e dai legamenti situati dietro di esso.
Nella sindrome del tunnel tarsale, il dolore è di solito localizzato dietro la caviglia e talvolta nella parte infero-mediale del tallone, accompagnato da sensazioni di formicolio.
I sintomi di questa sindrome si manifestano con bruciore, formicolio e dolore lancinante che tende ad aumentare quando si è in piedi o si cammina. Può anche manifestarsi a riposo, a differenza della fascite plantare. Con la progressione della patologia, il dolore può estendersi lungo la superficie plantare fino alle dita. Inoltre, può irradiarsi dal collo del piede e dal lato interno del tallone fino alla pianta del piede.
Diversi studi hanno dimostrato che un approccio precoce alla fisioterapia, alla ginnastica posturale e alla correzione della compressione del tunnel tarsale può ridurre significativamente i sintomi e ripristinare la salute del piede. La collaborazione tra paziente, fisioterapista e medici consente un approccio globale che favorisce il recupero rapido e la corretta funzionalità del piede e della postura.
Fascite plantare
La fascite plantare è una condizione medica che causa dolore al tallone e si verifica quando la fascia plantare, una striscia di tessuto simile a un tendine, diventa infiammata.
I sintomi caratteristici della fascite plantare sono:
- Dolore al tallone (talvolta diffuso anche fino a metà della pianta del piede)
- Male dopo un riposo prolungato o dopo l’attività fisica
- Sensazione di bruciore o formicolio (più raro)
Il dolore associato alla fascite plantare si verifica nella maggior parte dei casi con gradualità, coinvolge prevalentemente un solo piede ma può essere bilaterale e inizia quando si appoggia il piede per terra di mattina appena svegli.
La sensazione di dolore è di solito una forte fitta al tallone, che i pazienti descrivono come una stilettata o una puntura nella parte inferiore del piede. Se si sta seduti a lungo, il dolore acuto può ripresentarsi quando ci si rialza in piedi. Viceversa, dopo essere stati in piedi per un po’ di tempo, il dolore diventa sordo.
Il trattamento per la fascite plantare prevede in molti casi riposo, l’applicazione di ghiaccio e gli esercizi di allungamento. È importante limitare le sollecitazioni al tallone e ridurre l’attività fisica, anche se non è necessario interromperla del tutto. Altri consigli utili sono la perdita di peso, evitare di rimanere in piedi su superfici dure troppo a lungo. Esercizi di allungamento della fascia plantare, preferire scarpe basse con buon supporto e valutare l’uso di plantari specifici. La maggior parte dei pazienti guarisce completamente mediante questo approccio conservativo, ma il recupero può richiedere diversi mesi.