Ginnastica in gravidanza quando iniziare a farla

Ginnastica in gravidanza: quando iniziare a farla?

Ginnastica in gravidanza:

Fare ginnastica in gravidanza oltre che possibile è opportuno. Bastano all’incirca 30-40 minuti al giorno per il benessere della futura mamma e in modo naturale aiutare anche il piccolo nascituro.

Nel processo dei 9 mesi cambia non solo il fisico in modo apparente ma bensì anche il centro dell’equilibro, con la crescita del seno e del pancione. Fuori esce il comune dolore lombare associato a problematiche nella zona sacro-iliaca.

Tutto l’insieme da vita a problematiche di tipo posturale che, nel nostro Centro, potrete risolvere. Abbiamo un team di specialisti pronti ad aiutarvi e a sostenermi nel periodo più bello della vostra vita.

Spesso possono essere consigliati esercizi di tipo posturale o della ginnastica dolce. Anche la fisioterapia può essere un buon piano d’azione aggiunta agli esercizi quotidiani.

Che caratteristiche deve avere:

Si consiglia di eseguire anche esercizi specifici per il rinforzo del pavimento pelvico e sulla torchio addominale ovvero:

  • addominali
  • glutei
  • diaframma

Sarò utile poi nel momento del parto dove i tessuti risulteranno più elastici.

Alcune regole OBBLIGATORIE

  • La frequenza cardiaca non deve superare 1 140 battiti per minuto
  • Dopo il IV° mese di gravidanza non devono essere eseguiti esercizi a terra in posizione prona
  • Non superare i 38°C di temperatura corporea
  • Adeguare l’apporto calorico in relazione all’attività svolta.

La ginnastica in gravidanza: i benefici che porta

Possiamo dire di riassumerli in tre punti:

  • dei disturbi circolatori e di postura
  • contrasto dell’eccessivo aumento di peso
  • miglioramento dell’umore.

Sono da evitare tutte le attività a rischio caduta, gli esercizi a pancia in giù e gli sforzi eccessivi che potrebbero ridurre l’afflusso di nutrienti e ossigeno al bambino.

Le attività da preferire sono:

  • il nuoto,
  • le camminate,
  • la cyclette,
  • la ginnastica in acqua,
  • l’aerobica prenatale,
  • la ginnastica dolce,
  • lo yoga.

Altri vantaggi della ginnastica in gravidanza

Non ci sono particolar accortezze, può essere praticata sin dal primo mese. Bisogna solamente sapersi regolare ed essere in grado di capire se si sta superando la soglia sopportata.

La ginnastica in gravidanza può portare diversi aiuti ed in particolare:

  • Migliora la muscolatura generale
  • Aumentare la mobilità globale
  • Prevenire il sovrappeso
  • Prevenire certe malattie del ricambio
  • Migliora il sistema cardio-circolatorio e polmonare
  • Incrementa il flusso di sangue alla placenta portando maggior ossigeno al feto
  • Favorisce la circolazione degli arti inferiori
  • Ottimizza il tono dell’umore della madre
  • Favorisce le ore di sonno
  • Migliora gli stimoli di sete e fame

E se pratico sport in acqua? Di certo posso ottenere ulteriori vantaggi come:

  • Riduzione dell’effetto di gravità sulla cattiva circolazione delle gambe, più comunemente detto come le gambe gonfie
  • Riduzione dell’effetto di gravità su:
    • schiena,
    • anche,
    • ginocchia,
    • caviglie.

Effetti sul parto

Secondo uno studio si stima che i bambini nati da madri che praticando ginnastica in gravidanza hanno una maggior possibilità di avere un peso e delle dimensioni nella norma, inoltre è stato dimostrato che porta ad un precoce sviluppo del cervello durante le varie fasi di vita partendo già da quella prenatale.

La ginnastica prenatale appunto aiuta a mantenere la salute del rachide e ad alleviare le sindromi dolorose. Si ha modo di lavorare anche sulla correzione dei problemi gravidici:

È un metodo di allenamento sia fisico che psicologico in accordo con i meccanismi naturali del parto.

In conclusione possiamo quindi sostenere che la ginnastica prenatale è un efficace mezzo non farmacologico per evitare complicazioni durante il parto.

Quali sono le controindicazioni della ginnastica in gravidanza?

No allo sport in caso di minaccia d’aborto, placenta previa, ipercontrattilità uterina, ritardo di crescita fetale: sono questi i casi in cui è meglio evitare attività fisica nei nove mesi.

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